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dalla mia finestra…l’oltrepo

parte 1

Se mi sposto ed osservo da un’altra finestra, lo sguardo si amplia di molto fino a raggiungere le colline dell’Oltrepo Pavese. Questo territorio è forse uno dei meno conosciuti in Lombardia, è una propaggine della regione che scavalca il confine naturale dato dal Po per raggiungere un territorio ricco di grande storia e fascino.

Ufficialmente l’Oltrepo Pavese nasce nel 1164, quando l’Imperatore Federico I (il famoso Federico Barbarossa) concede alla città di Pavia la sovranità su quel territorio. Nel 1359 entra a far parte dei domini milanesi, rimanendo quindi integrato in quella che secoli dopo sarà la Lombardia (seppure per un certo periodo farà parte del Piemonte).

Questo territorio, attraversato dal Cammino di Sant’Agostino, è stato per secoli luogo di transito verso la ricca Genova. Questo percorso, che ricalca l’antichissima Via del Sale, ricorda la traslazione del corpo di Sant’Agostino – da Genova sino alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia – avvenuta nel VIII secolo per volontà del re longobardo Liutprando (allora la città era la capitale del regno)

Fare un elenco di cosa vedere è praticamente impossibile perché le cose sono veramente molte (infatti ho deciso di farne due post, altrimenti sarebbe stato troppo lungo!). Se si vuole andare in quelle zone bisognerebbe avere molto tempo a disposizione, ma poiché è giusto dare qualche spunto, vi indico quelle che a mio gusto sono alcuni luoghi imprescindibili. 

I castelli, prima di tutto. Qui ve ne sono moltissimi – alcuni ancora ben conservati,  mentre altri sono oramai dei ruderi – fatti edificare dai molti feudatari che governavano il territorio.

il castello di zavatterello

Il Castello Dal Verme di Zavatterello, le cui origini risalgono a prima dell’anno Mille, ampliato nella seconda metà del XIV secolo quando diviene proprietà dei Dal Verme (1385). Rimane alla famiglia fino a pochi decenni fa, viene ceduto al Comune nel 1975. Oggi parte della rocca ospita la Galleria di Arte Contemporanea. Enorme (con oltre 40 stanze), da qui si può vedere una magnifica vista dei castelli limitrofi: Montalto Pavese, Valverde e Pietragravina. Anche il paese merita una visita – fa parte dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia – infatti mantiene inalterato l’aspetto di un tempo,  circondato ancora dalle antiche mura e da stradine strette che conducono al castello.

la rocca di oramala

La Rocca di Oramala, è stata la principale dimora dei Malaspina, le prime edificazioni risalgono al X secolo ed è stato per lungo tempo il centro di tutta la Valle Staffora. La torre che lo caratterizza viene edificata nel 1474, la sua forma semicircolare è pensata per resistere alle nuove armi da fuoco che in quegli anni stavano cambiando il modo di fare la guerra. Il castello viene abbandonato dai Malaspina alla fine del XVIII secolo, andando in parte in rovina. Ora, gli attuali proprietari lo hanno restaurato ed è visitabile su prenotazione.

Queste due strutture fortificate possono rappresentare bene l’importanza che questo territorio ha avuto nel corso dei secoli, luogo di passaggio di persone merci che dal mare arrivavano in pianura (o viceversa). 

Nel prossimo post  parleremo degli edifici religiosi e di qualche altro suggerimento per una visita in questo incredibile angolo di Lombardia!

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